lunedì 31 maggio 2010
carburatore...carburazione
II carburatore sfrutta la differenza di pressione che si verifica all'interno di un condotto attraversato dall'aria, chiamato venturi. Più aumenta la velocità dell'aria nel venturi più cala la pressione al suo interno. calando la pressione nel condotto al di sotto di quella atmosferica alla quale si trova la vaschetta, la benzina ne viene risucchiata,polverizzata ed omogeneizzata all'aria. Nei motori a due tempi, per assicurare un utilizzo in un range molto esteso di giri si utilizza un venturi variabile. In questi carburatori per 2t la saracinesca del gas è sagomata in modo da produrre tale effetto, le turbolenze che si verificano prima e dopo la ghigliottina, fanno assumere al getto d'aria che attraversa il carburatore un effetto venturi. Più si alza la saracinesca accelerando e maggiore diventa il diametro venturi. Variando il diametro del venturi, si deve adattare anche il diametro del getto della benzina e per fare questo alla saracinesca è unito il cosiddetto spillo conico che, inserendosi o meno in un foro (polverizzatore), varia la superficie dello stesso attraverso il quale fuoriesce la benzina. In questa maniera, ad ogni determinata apertura della ghigliottina varia anche la superficie del foro garantendo così una corretta proporzione fra aria aspirata e benzina risucchiata. Il sistema è però troppo elementare quindi sono necessari dei sistemi supplementari per garantire il funzionamento al regime minimo ed in fase di progressione appropriato. Per il minimo esiste un getto aggiunto che fruisce di una sua canalizzazione (nel phgb è il getto di dimensioni intermedia) in cui una vite (non la vite del minimo con la molla ma quella senza molla) con l'estremità conica, strozzando o meno l’aria, fa sì che questa si trascini più o meno benzina. Nel passaggio fra il minimo ed il massimo varia moltissimo la quantità di aria che attraversa il carburatore e, poiché la risposta data dalla depressione non e immediata, è necessario fornire al motore una maggiore quanta di benzina che viene immessa da dei fori calibrati praticati lungo il condotto del minimo e sotto la saracinesca. Quando la ghigliottina si apre i fori vengono lasciati scoperti e la depressione si aspira la benzina necessaria. La carburazione Fatte queste premesse per farvi capire a grandi linee il funzionamento di un carburatore come il phgb passiamo alla fase pratica della carburazione vera e propria sostituendo getti e spillo. Bisognerà in ogni caso modificare il getto massimo del carburatore perché raramente ci arriva gia tarato per la nostra minimoto. Trovare la giusta carburazione è una operazione che richiede una certa esperienza e tanta pazienza, quindi non abbiate fretta. Bi sogna procedere con metodo se tentate le varie combinazioni a caso sperando di trovare quella ottimale, potreste perderci parecchio tempo e rischiare qualche motore, per cui vi consiglio di seguire il procedimento descritto. A tutti è chiaro quali sono i pericoli che si incontrano facendo lavorare il motore con una carburazione magra, e quando si aumenta il diametro del carburatore alesandolo o si monta un carburatore di diametro maggiore, quella che si è aumentata è la quantità d'aria che può passare. La soluzione migliore in questo caso è quella di partire completamente senza il getto principale e provare a mettere in moto il motore con lo spillo conico abbassato nel punto di massimo smagrimento (nella tacca più lontana dalla punta dello spillo conico) se il motore sta in moto ma si affoga non appena si apre la ghigliottina, l'uscita sul polverizzatore otturato dallo spillo conico dovrebbe essere sufficiente e di solito nei phgb lo è. Qualora il motore invece non dia questo sintomo, è ovvio che spillo e polverizzatore sono troppo piccoli e bisogna sostituirli con altri di maggiori dimensioni sulle mini di solito vanno benissimo quelli di serie. Fatto questo, si può iniziare la ricerca del getto del massimo,partendo da un getto grande, che dia una carburazione grassa e successivamente passare a quelli di minori dimensioni, mai fare il contrario fino a trovarne uno che permetta un funzionamento regolare del motore a tutta apertura e una candela di color nocciola. Durante queste operazioni lo spillo andrà alzato nella posizione media, in modo che la soluzione lasci poi un certo margine di intervento. Non si ricerca in questa fase l'erogazione lungo l'intero intervallo di funzionamento, ma solo quella al regime di tutta apertura. L'operazione successiva è la ricerca del minimo. Svitate completamente la vite del minimo (quella con la molla) in modo che la ghigliottina chiuda completamente ed avvitatela poi fino a quando non inizia ad aprire. Fatto questo effettuate la medesima operazione sulla vite che regola la benzina del minimo (quella senza molla), svitandola di un giro e 1/2 o poco più. Accendete il motore e cercate di ottenere un regime regolare sui 1000 1500 giri lavorando sulle due viti. Se il motore non riesce a stare in moto, probabilmente il getto del minimo non è giusto. Se il getto è troppo piccolo il regime aumenta quando si avvita la vite dell'aria (quella senza molla) cosa che ovviamente ingrassa la carburazione prima troppo magra. Il getto è del giusto diametro quando ad un giro o due dalla chiusura totale della vite dell'aria il motore comincia ad andare con una carburazione grassa. Di solito di serie il phbg da 18m monta un getto minimo da 50 che di solito va bene sia su mini ad aria che a liquido. Se il getto del minimo è troppo grosso, per quanto svitiate l'aria, il motore continua ad aumentare di giri (la carburazione è sempre troppo grassa e non si smagrisce mai). Il regime che va da un quarto a tre quarti della possibile apertura è invece regolato dallo spillo conico. L'anello, lasciato libero dallo spillo nel suo uscire dal polverizzatore, determina la quantità della benzina aspirabile e quindi, più il polverizzatore è grosso e più lo spillo è sottile e maggiore sarà l'area scoperta e la carburazione tenderà al grasso. Aumentando il diametro della punta si provoca uno smagrimento e più si aumenta la lunghezza del tratto conico, e prima si ingrassa la miscela. Gli spilli della dell’orto sono provvisti di 4 tacche, così che si possa variarne la posizione rispetto a quella della ghigliottina, ingrassando se lo spillo viene bloccato nelle tacche più basse e smagrendo se viene montato in quelle più alte. la dell'orto fa per i suoi modelli di carburatori spilli conici disponibili in commercio in diverse misure di diametro e conicità della punta.
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